Il nostro organismo può essere bene rappresentato da un’orchestra.
Gli strumenti presenti sono molteplici: cuore, polmoni, cute, reni, organi genitali, muscolatura, ecc.
Ogni organo sviluppa un suono caratteristico e l’insieme delle parti crea una singolare musicalità melodica, che è diversa dalla somma delle parti singole.
Come nell’esempio precedente, se il suono di ogni strumento è nitido e l’accordo interno è buono percepiremo un senso di armonia corporeo.
Potrebbero però capitare alcuni momenti nella nostra vita in cui un organo/strumento inizi a stonare, stridere, essere eccessivamente presente o, al contrario, sommesso.
Questi segnali indicano la presenza di un livello stressogeno dannoso.
Un importante feedback sul nostro livello di stress e sul punto in cui siamo situati nella curva stress-performance ci può arrivare dal nostro corpo/orchestra e dal suono che gli organi/strumenti emettono.
Ascoltando la melodia, il grado di coordinamento degli strumenti, l’intensità e la qualità sonora che ognuno produce, potrò quindi comprendere il mio livello di stress.
Tratto dal libro “Stress & performance atletica” di Cesare Picco, Edizione Psiconline.