Storie
Correre come modo di svincolarsi dai ruoli sociali
Correndo dismettiamo il nostro ruolo sociale, con tutta la sua teoria di obblighi e rituali, per riscoprire l’appartenenza al regno animale.
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E non è davvero cosa di poco valore ricordarsi – anzi, provare sul proprio corpo – che siamo anche e soprattutto altro, essenzialmente altro, rispetto al compagno premuroso, al genitore comprensivo, al lavoratore esemplare, al consumatore informato che ogni giorno mostriamo di essere.
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Ma chi corre, specie sulle lunghe distanze, non lo fa per sovrapporre all’io un altro io.
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Non c’è guadagno, nella corsa.
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L’attitudine al guadagno, all’accumulo, alla collezione, caratterizzano semmai l’uomo inserito in una società – la nostra – che quasi impone da un lato di esporsi, esibirsi, e dall’altro di sciorinare competenze, conquiste, capacità di costante aggiornamento e fulmineo adattamento.
(Tratto dal libro Runningsofia. Filosofia della corsa di Claudio Bagnasco, fondatore di Bed&Runfast.)